Top Zone Consultant per l’Europa, specializzata nell’applicazione della Strategia Nutrizionale Zona direttamente con il dr. Barry Sears, con il quale è co-autrice dei libri Il Bello della Zona, La zona del Futuro, Magri per Sempre e La Zona Mediterranea.

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L’estate: è tempo di mettersi a dieta per dimagrire?

Ma anche no!
Come nutrizionista dovrei esultare per il fervore che tutti gli anni assale in questo periodo donne e uomini nel dover necessariamente dimagrire in vista della prova bikini; eppure…
Il fenomeno si verifica ogni anno con sempre maggiore intensità, ed è strettamente dipendente da quanto in anticipo iniziano i weekend assolati, durante i quali si è costretti a togliersi i vestiti invernali e a mostrare il proprio corpo.

Uno stile di vita

Questo ricordarsi di prendersi cura del modo in cui mangiamo solo qualche settimana prima della fatidica prova bikini mi provoca, come professionista del benessere, un grande senso di sconforto. L’alimentazione corretta deve essere e deve diventare uno STILE DI VITA da seguire sempre, grazie al quale poi si impara a gestire qualsiasi tipo di trasgressione o di eccesso, che sicuramente può far parte e deve far parte di un momento di grande relax e meritato riposo come il periodo delle vacanze.

Stereotipi inarrivabili

Questa tendenza a correre ai ripari all’ultimo momento, è ulteriormente aggravata da quelli che sono stati fino ad ora gli stereotipi di certa moda e di molta pubblicità: modelli estetici molto spesso fuori dalla della portata della maggior parte di tutti noi.
Il fatto di non poter diventare come le modelle o i modelli che ci vengono mostrati dalle riviste o dalla televisione, non dipende necessariamente dall’avere o non avere la forza di volontà di seguire una dieta, o di fare o non fare forsennata attività fisica.
Sia chiaro, il mio non è un invito né a mangiare tutto quello che ci capita, né tanto meno ad abolire l’attività fisica, poiché andrei contro quelli che sono i credo della mia professione…
Il fatto è che una parte delle persone, a causa di una predisposizione genetica e caratteristiche metaboliche, MAI e poi MAI potrà indossare non solo una taglia 38, ma nemmeno una 42!

Denutrimento forzato

Una persona che è geneticamente predisposta ad avere una struttura magra, qualora dovesse per qualche motivo aumentare di peso, il più delle volte riesce a ritornare magra correggendo in maniera adeguata l’alimentazione; ovviamente nel rispetto di quelli che possono essere i cambiamenti fisiologici che l’età può portare.
Una persona geneticamente predisposta all’ingrassamento e dotata magari di una struttura di base “morbida”, qualora si trovi in eccesso di peso, con un’adeguata alimentazione potrà sicuramente cambiare la propria condizione. Potrà raggiungere quel punto di equilibrio armonico che le darà un aspetto estremamente bello e seducente, senza entrare neppure in una taglia 42!
Oltre un certo limite il suo organismo non può andare, a meno che non venga portato ad uno stato di denutrimento forzato.
A quel punto darà alla persona un aspetto tutt’altro che armonico quanto piuttosto patito e, dal mio punto di vista, assolutamente lontano dai canoni di bellezza..
Tale deperimento porterà ben presto, oltre che danni notevoli all’organismo, al recupero di tutto quanto perso con la privazione calorica.

Inadeguatezza precoce

Questo problema riguarda anche la moda dei bambini, anche non assolutamente in sovrappeso, ma solo “morbidi” nelle forme (come frequentemente accade intorno ai 10 o 12 anni di vita). Ebbene, talvolta non riescono ad indossare abiti formalmente pubblicizzati come adatti a quell’età!
È ovvio che se in quel momento il bambino inizia già a percepirsi inadeguato, questo può portare a serie conseguenze comportamentali nei confronti del cibo.
Il tutto perché il focus dei canoni di bellezza si è fossilizzato su determinate misure.
Molte persone lamentano problemi con alcune tipologie di diete. Ma possono essere due le ragioni: la dieta dimagrante non era adeguata (e in questo caso bisogna insegnare loro l’approccio corretto), oppure si sono posti degli obiettivi che fisiologicamente sono per loro irraggiungibili! Per questo si arrendono, senza rendersi conto che magari il punto al quale sono arrivati è il punto per loro ottimale, invece di guardarsi con occhi diversi rispetto alle misure imposte dall’esterno.

Curvy o “morbide”

Da SEMPRE esistono persone definite “magre” e persone che a me piace definire “morbide”.
Quello che mi ha colpito in queste ultime settimane, è che riviste importanti come Vogue e Vanity Fair dedicano dello spazio a quella che viene chiamata la tendenza “Curvy”, ossia il ritorno o la rivalutazione dei canoni di bellezza “morbidi”. Anche a Roma in questi giorni nelle sfilate si parla di tendenza “curvy” e si sono viste sfilare modelle dalle forme “morbide”..
Al mondo esistono da sempre le persone “magre” e le persone “morbide”: puntare l’attenzione solo su un gruppo piuttosto che sull’altro non ha fatto altro che creare senso di inadeguatezza e infelicità in coloro che appartenevano al gruppo “sbagliato” secondo i canoni del momento.
In un momento storico in cui i disturbi del comportamento alimentare sono in continuo aumento, come nutrizionista interpreto questa presa di coscienza come un grandissimo segno di intelligenza e di sensibilità. Spero possa portare le persone ad approcciare il cibo con un animo molto più sereno ed inneschi la volontà di imparare a nutrirsi in maniera corretta, per uno scopo molto più sano rispetto al forsennato mero tentativo di perdere peso, spesso a scapito del proprio senso di benessere e della salute…

L’importanza delle alternative

Infine una precisazione: ci sono stilisti che per natura sono più portati ad enfatizzare una forma magra piuttosto che morbida. Sono artisti, creativi ed ognuno di loro tende ad avere dei propri canoni di bellezza, che più si adeguano al loro modo di essere.
L’importante è che esistano le alternative per coloro che non appartengono al canone di “quel determinato stilista”.
Se alcuni decidono di scegliere come modelle delle ragazze magre, non deve a mio parere significare necessariamente un inno alla magrezza eccessiva, poiché nella realtà esistono ANCHE persone magre, ma DAVVERO magre per NATURA, pur mangiando moltissimo.
Io stessa ne conosco e ne seguo diverse insegnando loro a scegliere gli alimenti migliori per il loro benessere, ma il loro peso è veramente modesto, per quanto bene e tanto possano mangiare: nemmeno queste devono essere discriminate rispetto a coloro che, pur mangiando in maniera esemplare, non arriveranno MAI ad essere come loro.
Queste ultime sono le “curvy”, morbide figure cariche di una sensualità ed eleganza che non ha nulla da invidiare alle persone più magre.

Ad ognuno il suo compito

Sta ai media far capire che esistono entrambe le realtà e NESSUNO è meno bello dell’altro a causa delle sue caratteristiche fisiche e genetiche.
A noi nutrizionisti invece il compito di insegnare alle persone un modo sano per alimentarsi, senza liquidarli con un protocollo dietetico preconfezionato e standardizzato, con la pretesa che possa essere il loro stile di vita alimentare definitivo e corretto.
Che l’estate, spesso accompagnata da maggior tempo libero, diventi il momento magico per iniziare a lavorare su se stessi per imparare a usare il cibo nel migliore dei modi. Per far si che al rientro dalle vacanze, quando i ritmi saranno più sostenuti e la vita ci richiederà molta più concentrazione ed energia, avremo imparato quali sono le cose più giuste da fare e quali sono quelle che ci arrecano più danno.
Non dimentichiamoci che la maniera in cui noi mangiamo non è solo fondamentale per il modo in cui appariamo, ma soprattutto per il modo in cui ci sentiamo e ci poniamo nei confronti della vita.
L’alchimia del cibo ha il potere di modificare il nostro carattere, il nostro stato d’animo, il modo in cui viviamo la nostra vita: è molto più che il semplice gesto di sfamarsi.
E la vera bellezza è quella che deriva dall’armonia che c’è dentro di noi, quell’energia che un’anima serena emette e contagia chiunque gli si avvicini.